A Torino c’è la ZTL, una zona del centro dentro la quale è vietata la circolazione se non autorizzati. Ci sono le telecamere, se entri dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 10:30 ti arriva la multa a casa.
Ci sono varie esenzioni, una delle quali è entrare e parcheggiare in un parcheggio in struttura. Si entra, si parcheggia e si comunica la targa al gestore del parcheggio. In questo caso la multa non verrà recapitata.
Ne comprendo poco il senso, perché se entro e parcheggio a raso sono multato, se parcheggio in struttura no, ma non importa.
Abbiamo un sacco di tecnologia, la mia visione utopistica sarebbe:
Entro in ZTL, il sistema mi fa la foto alla targa, ma poi entro nel parcheggio, le telecamere mi fanno la foto alla targa, il sistema le combina e annulla la contravvenzione.
Seh, certo, come no.
Allora entro, parcheggio, c’è un totem, separato dalla cassa automatica o integrato con la cassa automatica, metto il biglietto che valida l’accesso al parcheggio, inserisco la targa ed ecco che la multa viene annullata. Il vincolo è che il veicolo sia almeno Euro2 se Benzina ed Euro3 se Diesel. Ci sono sistemi automatizzati che parlano con la Motorizzazione e con una chiamata a un’API hai la risposta.
No, neanche questo.
Allora passo in cassa, faccio vedere il biglietto, dico la targa all’operatore, lui la scrive e questa viene registrata. Manuale, ma semplice e veloce.
Ma va! Le cose semplici al Comune di Torino non piacciono.
Nella zona della cassa c’è un tavolino e una penna legata con una catenella. UNA PENNA SOLTANTO. Vai in cassa e ti danno un modulo composto da due fogli in carta chimica. Su questo foglio devi scrivere Nome, cognome, dove abiti, la targa, l’alimentazione, la categoria Euro, data e ora di ingresso al parcheggio, il nome del parcheggio, poi di nuovo tutti i dati per la Privacy/GDPR.
Una penna. Ma le persone che fanno questa trafila sono parecchie. Tutte in coda ad aspettare che la penna si liberi.
Poi consegni il modulo, ti chiedono conferma della targa, ti danno la seconda copia e mettono via la prima.
Ci sarà qualcuno che farà il controllo a mano delle multe da non spedire.
Tutto questo nel 2024, non nel 1994.
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Se poi invece di passare dalla cassa, visto che sei di fretta, passi più tardi la cassa è chiusa e ti arriva la multa a casa. Visto poi che hai avuto la fortuna di conservare lo scontrino decidi di contestare la multa e fai una PEC, ti risponde una mail forse automatica minacciando l’incremento fino al quintuplo dell’importo… Ma poi leggi che se nessuno ti risponde nell’anno successivo (un anno… nel 2024…) , la multa è cancellata, bontà loro…