Visto che la corrente costa, è un po’ di tempo che lavoro per cercare di spegnere più roba possibile, soprattutto di quelle cose che sono accese 24 ore su 24 e che, anche se consumano poco, in un anno incidono parecchio sulla bolletta.
Nella mia infrastruttura casalinga avevo due PC desktop piccoli, tipo Intel NUC, uno con Windows 10 e uno con Windows 11, deputati a server di sviluppo e altre amenità.
Tempo fa sono riuscito a spostare tutto dal Windows 10, che stava sull’hardware più vecchio, quindi più esoso in termini di consumi, al Windows 11.
Così ho spento 45W (sull’anno 394kWh)
Questo secondo PC con Windows 11 però non potevo mai spegnerlo perché mi serviva per alcune attività pianificate, soprattutto quelle che fanno il backup dei siti miei e di alcuni clienti e che poi li spostano su diversi servizi cloud, tramite i loro client interattivi. Roba molto vecchia.
Visto che ho un altro PC su cui gira un sistema di virtualizzazione dove c’è la macchina virtuale di Home Assistant e che c’era ancora della RAM e del disco libero, ho fatto una piccola macchina Linux con su un banale script:
- Scarica tutto il sito via FTP(S) a seconda di quello che l’hosting supporta (il backup del DB ce l’ho altrove)
- Lo comprime
- Lo sposta su Drive con rclone (se non lo conoscete, è il caso di andare a conoscerlo e se lo installate, scaricate l’installer dal sito, quello che c’è nei repository è vecchio)
Ho pianificato il tutto, ho provato e va. Così, usando dell’hardware che era già acceso per fare altro, ho spento un altro piccolo PC che accendo solo se mi serve.
E ho spento altri 40W (sull’anno 350kWh)
Con l’occasione, visto che a casa usiamo molto i computer e siamo affezionati al dual monitor, ho provveduto a sostituire i due più vecchi, un 19” e un 24” DELL, ho preso rispettivamente un 22” HP e un 28” Samsung moderni, risparmiando rispettivamente 40W e 50W.
Il 19” era acceso una media di 10h al giorno, per un risparmio totale di 146kWh
Il 24”, da quando non lavoro più a casa, direi che sta acceso 4h al giorno circa in settimana e 10 nel fine settimana, per un totale di 104kWh risparmiati
Devo ancora dismettere un piccolo Nuc, ma al momento, sull’anno, tra dismissioni e hardware più parco in consumi, dovrei essere arrivato a un risparmio di 994kWh. Al costo attuale dell’energia, che è 0,501€/kWh sono quasi 500€ in meno di componente energia all’anno, sulle 6 bollette, la riduzione è di 80€ a bolletta (attualmente ho una tariffa più bassa perché il contratto è bloccato ed è stato stipulato in un momento fortunato, la mia riduzione dovrebbe essere intorno a 35€ a bolletta).
Per i due monitor nuovi ho speso circa 400€, rientro in circa un anno.
Stavo pensando a quelle aziende che hanno il parco PC e monitor vecchio, al costo di smaltirlo e cambiarlo con roba nuova, più veloce e più parca in consumi, chissà quanti soldi risparmierebbero nei 5 anni di ammortamento dei computer sulla bolletta elettrica.
Immaginiamo di avere 200 PC con relativo monitor.
Un nuovo PC, rispetto a uno di 4-5 anni fa, almeno 35W in meno li consuma. Assumendo 8h di lavoro al giorno per 300 giorni, sono 84kWh a PC, 16MWh in totale risparmiati.
Per il monitor assumiamo altri 40W risparmiati (ma ormai in moltissime aziende hanno 2 monitor), sono 96kWh a PC, per un totale di 19MWh in meno
Arriviamo a un risparmio di 35MWh in un anno, solo cambiando i computer.
Immaginiamo che il costo dell’energia sia lo stesso dei contratti di casa, parliamo di 17.500€ all’anno.
Un desktop con monitor direi che costa 700€, l’investimento è di 140.000€
Per cambiare un PC ci vanno 2h di un tecnico, altri 80€, per un totale di 16.000€
Il cambio dei PC costerebbe 156.000€, ma l’energia per farli funzionare sarebbe abbattuta in 5 anni di 87.500€. Il costo del cambio sarebbe di 68.500€
Ma, con i PC nuovi, gli utenti non sarebbero più obbligati ad aspettare l’avvio, il riavvio, eh, ma è lento, non risponde e così via. Facciamo 15 minuti al giorno a utente? Quanto costa un utente all’azienda, in totale, per un’ora? diciamo 15€ (ho fatto un conto spannometrico da qui prendendo il consto totale e dividendo per 8 ore al giorno per 300 giorni). 3,75€ persi al giorno per 300 giorni all’anno per 5 anni per 200 dipendenti fanno tanti soldi. Conviene avere PC più veloci. (anche se non si risparmiasse niente in energia elettrica)
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Ciao,
interessante l’esempio su come un’azienda possa risparmiare sui grandi numeri rinnovando l’hardware con pc piú prestazionali ma meno energivori.
Io proverei ad estremizzare il discorso, penso facilmente applicabile in aziendine con qualche impiegato.
Mi domando, ma poi tutta questa potenza é veramente necessaria? La segretaria che scrive una lettera su word o compila una fattura ha veramente bisogno di un i7 octacore di ultima generazione?
Imho la risposta é no.
Teniamo conto che oggi il mondo dei servizi si sta sempre piú spostando in cloud e che anche i programmi aziendali oramai non si installano piú ma oramai sono tutte webapp che girano nel browser.
Non penso proprio che per questo ci sia bisogno di un l7.
Ma molto piú banalmente é sufficiente un modestissimo n4120 (o n5100) quad core che questi compiti li svolge benissimo.
E soprattutto con consumi irrisoni con un tdp da 6w
Per curiositá qualche mese fa hi preso sul Amazon un acer chromebook a 130 euro.
Hardware modestissimo, n4120, 4gb ram e 64gb mmc, display fullhd ips.
A prezzo pieno, oggi 200e, é overpriced, modelli con 8gb e 128ssd a 350 euro sono un furto.
Ma debbo dire che una volta enttrati nell’ottica che word proprio non lo puoi installare (se proprio vai in astinenza c’é sempre office365 online) e che devi vivere e respirare con chrome allora le cose vanno che é una meraviglia.
Ovvio, non puoi fare tutto, ma un buon 90% delle attivitá quotidiane si.
E nell’utilizzo di chrome il processore non mi pare conti molto. Per lavoro mi hanno dato un dell i5 di 10gen.
Ebbene, i tempi di boot sono simili ma appena apro chrome per accere al web aziendale la ventola parte e la batteria scende (diciamo 3/5 ore a seconda di quello che faccio).
Il n4120 é fanless e la reattivitá su chrome é la medesima. Anzi, oserei dire che su certi siti un po pesantucci, tipicamente quelii dei quotidiani, forse é addirittura meglio.
Con la differenza che la spina che misura la corrente per una ricarica completa mi da 0,06 kwh.
Un’inezia, se poi consideriamo anche il monitor il pc fisso per la segretaria mi pare perda su tutta la linea in termini di prestazioni / consumi.
Ovvio che nel reparto progettazione dove serve la forza bruta il discorso non é applicabile ma in molti reparti dell’azienda imho si.
Problemi del cromebook?
Non hai la vpn
E non puoi installare quel programmino del cavolo che proprio ti serve.
Peró per 250e ti porti a casa un portatile n4120, 8gb e 256ssd con sopra w10/w11.
Windows é decisamente piú energivoro rispetto rispetto al chromebook, ma comunque un portatile cosí configurato 3/5 ore le fa e office installato gira senza problemi (stiamo ovviamente parlando di esigenze normali, non di fogli excel con 2 milioni di celle).
E se piace chromebook si puó sempre installare chrome os flex (l’única differenza é che non ha il playstore per i programmi android).
Personalmente da quando ho il chromebook ho accantonato il pc aziendale che utilizzo solo piú quando strettamente necessario.
Un ultimo appunto, sempre parlando di efficienza energetica.
Se ho bisogno di potenza e se ci sono gli omologhi programmi allora apple m1 tutta la vita.
Il maggior costo si ripaga in risparmio di corrente (imbarazzante il confronto con intel) e megno magagne per il mantenimento del sistema
Ci sono dei problemi con i Chromebook: non hanno possibilità di accedere al gestionale aziendale medio, quindi in genere non è applicabile, come non è applicabile avere due PC per ogni utente. Il Chromebook lo usi solo se hai TUTTO web.
Usare Mac in rete Aziendale con Dominio AD è altrettanto difficile in aziende normali e il prezzo copre troppo il risparmio della corrente, la cosa si aggiunge al fatto che la maggior parte dei client dei gestionali per MacOS non ci sono.
Prendere dei PC con AMD o Intel con TDP basso e monitor nuovi a basso consumo risolve perfettamente e mantiene l’operatività aziendale