Mettiamo da parte tutta la serie di cose che stanno succedendo all’interno di Twitter in questi giorni e immaginiamo che una mattina ci alziamo e Twitter è morto, non c’è più. Il sito apre su un un errore e nessuna app si aggiorna.
Ok, passata l’incredulità, è il caso di fare i conti con la realtà e capire cosa abbiamo perso e cosa non potremo più fare.
“Seh, morto un Social ne facciamo un altro, anzi, ce ne sono già altri, che problema c’è?”
Mi sono posto qualche domanda e forse di problemi ce ne sono più di uno.
Il primo è che sono scomparsi tutti i vostri contenuti, che avete caricato su una piattaforma che non era vostra e che adesso non esiste più. Spariti come nebbia al sole. Potete farne backup adesso, finché la cosa funziona.
Ma sono spariti i contenuti di tutti gli altri milioni di utenti. Magari contenuti che vi eravate salvati su Twitter tra i preferiti perché erano interessanti. Oppure contenuti che hanno fatto la storia, come video pubblicati in determinati eventi da persone che erano lì proprio in quel momento. Video che attualmente sono ancora ricercabili e che non esisteranno più.
Perdere il contenuto di Twitter vuol dire perdere una enorme parte di quel “Internet non dimentica” perché vi voglio a cercare qualcosa su un social di Mark, anche solo che vi è passato sotto al naso qualche ora fa, è impossibile da ritrovare. Invece quando il tal politico fa un’affermazione in contrasto con una che ha fatto 4 anni fa, una rapida ricerca su Twitter ed ecco che salta fuori l’affermazione. Il mondo resterà parzialmente lobotomizzato, con un pezzo di memoria rimosso.
Spariranno tutte le reti di contatti, tutti quelli che vi seguivano, se non avete dato altri contatti, non vi troveranno più. Tutte le persone che seguivate, anche se le reputavate amiche, se non avete un altro contatto, le avrete perse, soprattutto se le conoscevate solo per nickname. Nell’esportazione c’è il nickname, non altro. Se non volete perdere i contatti con qualcuno, trovate il modo di avere un sistema di contatto di scorta.
Vi renderete conto presto che Mastodon non è una completa alternativa a Twitter. Gli admin delle istanze hanno già iniziato a ricordare che lo spazio non è infinito, che certi tipi di contenuti non si possono caricare e che certi atteggiamenti non sono tollerati, ma anche la dinamica non è la stessa e non si possono fare gli stessi numeri.
I numeri. Pensate a chi con i numeri su Twitter ci aveva fatto del business, sparito il business, dalla sera alla mattina. Eh, anche quelli comprati e fasulli.
Avremmo perso un posto dove, in base ai nostri gusti e scelte affinati nel tempo, arrivavano le informazioni che ci interessavano, dalle nostre fonti preferite e delle quali ci fidavamo.
Ci renderemo conto che affidare tutte queste cose ad una sola entità, che sarebbe poi potuta essere venduta ad un matto, non sarebbe stata poi una grande idea, adesso che è sparito tutto.
E adesso, cosa si può fare?
Tornare da Mark, per me è escluso. Prima o poi farà una fine simile, non perché io sia un chiaroveggente, ma perché il suo grande impegno nel metaverso, lo vedo come una corsa molto costosa verso un muro. Ma non sono un economista, eh?
Andare in Mastodon? Come detto prima, non è la stessa cosa, gli utenti se ne accorgeranno e in breve tempo tornerà ad essere come era prima, un social di nicchia. Senza gli RT con citazione, con le istanze che ti bacchettano se carichi troppi dati e ti dicono di farti la tua a pagamento (devo pagare per un social? ma sei matto?), senza timeline organizzate e senza tutto quello che serve per renderlo attrattivo. È stato fatto apposta così.
Io mi auguro ritornino i feed RSS. Che erano e continuano ed essere la cosa più democratica del mondo digitale.
Se sei una persona che crea contenuti li crei nei tuoi spazi che paghi e mantieni, per questo ci metterai più cura. Chi vuole seguirti si iscrive al tuo feed RSS e legge quello che pubblichi man mano che lo pubblichi.
Senza piattaforme in mezzo
Senza un ordinamento dei feed pianificato, ma solo in ordine cronologico
Senza compravendita di followers
Dimenticavo, non è detto che sia tutto un male, senza Twitter, niente più bot e compagne elettorali manovrate dalla Russia, o almeno, molto di meno. Niente più fake news, credo, molte di meno.
Mi manca già, ma so che ci potremo organizzare in modo diverso.
Ciao! Grazie per aver letto questo post!
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